La Manovra d’estate varata venerdì scorso punta lo sguardo sulle compensazioni dei crediti Iva. Controlli e sanzioni potrebbero interessare l’85% degli importi in gioco. Interessate le istanze superiori ai 10mila euro, crediti vantati che nel 2008 hanno totalizzato 16 dei 19 miliardi riconosciuti dall’Amministrazione finanziaria. La stretta prevede che per importi sopra a 10mila euro la compensazione scatterà solo dopo la presentazione telematica della dichiarazione o dell’istanza accompagnata dal visto di conformità del professionista, commercialista o consulente del lavoro. Se l’attestazione si rivelerà falsa saranno sanzionati sia i contribuenti che i professionisti. Gli importi medi elevati dei crediti e l’impennata dei valori negli ultimi anni, che hanno fatto da campanello d’allarme per il Fisco, si sono registrati notevolmente di più nelle regioni settentrionali del Paese.
In merito all’innalzamento del tetto annuale di credito a 700mila euro si dovrà attendere un decreto dell’Economia ad hoc.
La manovra contiene disposizioni in favore delle imprese, come la possibilità di rateizzare l’Iva derivante dagli studi di settore o l’accelerazione dei pagamenti delle Pa, mentre delude per altre misure: la detassazione degli utili reinvestiti esclude gli immobili, le auto e i mezzi di trasporto in genere.
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