Dopo la firma del decreto MiSe che detta le modalità attuative per redigere e sottoscrivere con firma digitale l’atto costitutivo e lo statuto delle società Start up innovative nella forma della Srl non semplificata, per la loro iscrizione nel Registro delle imprese, resta ora l'attesa per il decreto direttoriale con cui deve essere approvato il modello informatico e la modulistica necessaria per la trasmissione e iscrizione al Registro delle imprese, direttamente compilabile online.
Si ricorda che la procedura indicata dovrebbe consentire, mediante la sottoscrizione digitale di una modulistica standard (elettronica), la costituzione delle società Start up innovative senza l’intervento di un notaio, fermo restando la possibilità, però, di procedere con atto notarile tradizionale o con atto notarile in formato digitale, sottoscritto con firme digitali.
Negli ultimi giorni, tuttavia, il pacchetto di misure a favore delle Start up e delle Pmi innovate si è ulteriormente arricchito di altri due provvedimenti che portano la data del 29 febbraio 2016
Si tratta di due decreti firmati dal ministro Guidi e controfirmati dal MEF con cui si estendono, con il primo, al 2016 gli incentivi fiscali per chi investe nelle Start up mentre, con il secondo, si facilita l’accesso al Fondo di garanzia per le Pmi innovative.
Per le persone fisiche che investono in Start up innovative sono previste detrazioni del 19% per conferimenti fino a 500mila euro. Se la detrazione è di ammontare superiore all’imposta lorda, l’eccedenza può essere portata in detrazione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche dovuta nei periodi di imposta successivi, ma non oltre il terzo, fino a concorrenza del suo ammontare.
I soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società possono dedurre dal proprio reddito complessivo un importo pari al 20% dei conferimenti rilevanti effettuati, per un importo non superiore a 1,8 milioni. Le percentuali salgono rispettivamente al 25% se si investe in una Start up a vocazione sociale e al 27% nel caso di aziende che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico.
La soglia di investimenti ammissibili per godere dell'incentivo è stata innalzata, passando da 2,5 milioni di euro a 15 milioni di euro per ciascuna start up innovativa.
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