Con comunicato stampa n. 147 del 1 settembre 2017, il Ministero dell'Economia e delle Finanze annuncia che il termine per effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati delle fatture emesse e ricevute relative al primo semestre del 2017 viene posticipato dal 16 settembre al 28 settembre 2017.
Si tratta del nuovo adempimento introdotto dall’articolo 4 del Dl 193/2016 che ne ha cancellati altri, quali: la trasmissione annuale dello spesometro, l'invio del modello intra acquisti e della black list.
Solo per il primo anno di entrata in vigore del nuovo Spesometro 2.0 è previsto un invio semestrale, mentre a regime l’invio delle fatture è previsto entro la fine del mese successivo al trimestre di riferimento e per, il quarto trimestre, entro il mese di febbraio.
Le date per il nuovo Spesometro sono state definite dal Dl Milleproroghe che ha sancito che: “ le comunicazioni possono essere effettuate per il primo semestre entro il 16 settembre 2017 e per il secondo semestre entro il mese di febbraio 2018 solo per il primo anno di sua applicazione”.
Per venire incontro alle esigenze segnalate dai professionisti, il MEF ha disposto, ora, una nuova proroga.
Invece, resta ferma a sabato 16 settembre (che slitta a lunedì 18 settembre), il termine per l’invio dei dati delle liquidazioni Iva del secondo trimestre.
Nel comunicato stampa MEF n. 147 si legge che è in via di pubblicazione il Dpcm che proroga l’obbligo di inviare tutte le fatture emesse e ricevute nell’arco del primo semestre. Il primo invio dello Spesometro, infatti, previsto per il 16 settembre 2017, viene nuovamente prorogato, mentre il secondo andrà effettuato entro mercoledì 28 febbraio.
Il primo invio andrà effettuato entro giovedì 28 settembre.
Sebbene l'annuncio del rinvio dell'adempimento sia arrivato, questa volta, con un certo anticipo rispetto alla data fissata, cosa che è stata ben apprezzata dai commercialisti, gli stessi però non appaiono soddisfatti del termine concesso.
Solo 10 giorni in più per risolvere tutti gli incagli operativi non sembrano sufficienti.
Così si è espresso il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, che il rinvio lo aveva chiesto già dal mese di giugno.
Dopo l'annuncio ufficiale della proroga, infatti, è arrivata la risposta del Cndcec.
Il presidente della categoria professionale, Massimo Miani, ha diramato un comunicato stampa nel quale si legge che: “la proroga di soli dieci giorni al 28 settembre è del tutto insufficiente, dal momento che i tempi a disposizione restano troppo stretti, anche in considerazione del fatto che gli applicativi stanno arrivando nei nostri studi solo in questi giorni”.
I commercialisti si aspettavano una proroga almeno a sabato 30 settembre, che avrebbe comportato lo slittamento di fatto al 2 ottobre. Dal Mef spiegano, però, che la scelta di far cadere la scadenza al 28 settembre è stata fatta per ragioni di gettito.
Anche l'Int (Istituto nazionale tributaristi), in un comunicato ha apprezzato che la mini proroga non sia arrivata a ridosso della scadenza.
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