I commercialisti alle prese con l'invio delle fatture emesse e ricevute, relative al primo semestre 2017 (cosiddetto nuovo spesometro), continuano a trovare grandi difficoltà, tanto da richiedere a gran voce uno slittamento del termine del 28 settembre (ultima proroga accordata dal termine del 16 settembre 2017).
La necessità di più tempo per l'adempimento - che è nuovo e richiede particolare attenzione da parte dei professionisti - emerge sempre di più soprattutto dopo che nella giornata di sabato 23 settembre la sezione «Fatture e corrispettivi» dell’Agenzia delle Entrate (quella che consente a chi non ha un proprio applicativo di trasmettere i dati della fattura elettronica, delle liquidazioni Iva e delle fatture emesse e ricevute) è rimasta fuori servizio per gran parte del tempo, mostrando il seguente messaggio: “Il servizio web è temporaneamente sospeso per manutenzione. Restano attivi tutti gli altri canali di trasmissione. Ci scusiamo per l’inconveniente”.
Per la categoria professionale si tratta di un vero e proprio segnale preoccupante, dato che nei prossimi giorni, a ridosso del 28 settembre, il numero degli accessi dovrebbe aumentare ancora di più, così come probabilmente anche i problemi tecnici del sistema finora evidenziati (lunghi per il feedback delle ricevute d’invio, che in alcuni casi arrivano anche dopo giorni, scarto dei file inviati per situazioni come, per esempio, la partita Iva cessata della controparte, ecc.).
Vista la situazione, i vertici dell'Agenzia delle Entrate sono intervenuti prontamente per cercare di risolvere l’anomalia, ma soprattuto capirne la causa. Allo stesso tempo, è intervenuto anche il Garante della privacy, che ha chiesto una relazione su quanto accaduto.
Il 22 settembre a Montesilvano in occasione del Convegno sui beni sequestrati alla criminalità organizzata, che ha visto la partecipazione di oltre 1.200 professionisti provenienti da tutta Italia, il Cndcec ha chiesto ufficialmente la proroga della scadenza dello spesometro fissata per il 28 settmebre, oltre ovviamente alla disapplicazione delle sanzioni per questo primo invio, che secondo il Presidente Miani, trattandosi di un nuovo adempimento e non di un mero restyling di uno precedente, deve essere considerato di “natura sperimentale”.
Sulla concreta possibilità di una norma anti-sanzioni, visto il carattere sperimentale dello spesometro, a meno che non si ravvisi il dolo specifico, si è espresso anche il direttore centrale gestione tributi delle Entrate, Paolo Savini, durante un incontro con il segretario nazionale dei consulenti del lavoro, Sergio Giorgini (si resta in attesa di un provvedimento normativo). Anche i Consulenti del lavoro, infatti, si sono affiancati ai commercialisti denunciando il malfunzionamento del sito internet delle Entrate, oltre alle criticità emerse durante gli invii dello spesometro.
Anche i sindacati si sono espressi nella stessa direzione. Marco Cuchel, presidente dell’Anc, evidenzia la gravità della situazione e annuncia una richiesta ufficiale di “spostamento dei termini immediato e congruo per i disservizi verificatisi, altrimenti valuteremo l’indizione di uno sciopero”.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".