Spending review degli uffici giudiziari. L'Oua non ci sta
Pubblicato il 25 luglio 2012
E’ affidato ad un
comunicato stampa del 24 luglio 2012 l’umore dell’OUA sul provvedimento legislativo che, nel quadro della revisione della geografia giudiziaria, stabilisce la chiusura di mille uffici giudiziari. Il costituzionalista incaricato dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura italiana, Giuseppe Verde, lo ritiene viziato da “
evidenti profili di incostituzionalità” e il Presidente, Maurizio de Tilla, minaccia il ricorso al giudice “
per far rimettere gli atti alla Consulta”. I militanti dell'Organismo scendono in piazza a Roma, con i sindaci dell'Anci che manifestano contro la spending review.
Gli articoli della nostra carta fondamentale violati sarebbero il 72, il 76 ed il 77.
Oltretutto, l’Organismo oppone che la revisione delle geografia giudiziaria non doveva essere contenuta in una legge delega, attraverso cui è stata approvata con maxi emendamenti e voti di fiducia fino all’inserimento, definito “abusivo”, nella conversione di un decreto legge. Non vi erano le ragioni dell’urgenza.
La revisione, ne è convinto il professor Verde, avrebbe invece dovuto realizzarsi attraverso il provvedimento legislativo ordinario.
La prassi parlamentare anomala dell’approvazione di Leggi di conversione che riscrivono Decreti legge, inserendo “
norme eterogenee all’oggetto o alla finalità del decreto”, è stata giudicata illegittima dalla stessa Corte Costituzionale, nella sentenza n. 22 del 2012.
Posizione antitetica quella del sindacato dei giudici, che accoglie la cancellazione degli uffici giudiziari e, anzi, chiede vengano accelerati i tempi del riordino.
E’ fissato a domani l’incontro tra il ministro della Giustizia, Paola Severino, e l'avvocatura.