E’ incostituzionale l’applicazione retroattiva della Legge Spazzacorrotti, laddove si estendono alla maggior parte dei reati contro la pubblica amministrazione le preclusioni alle misure alternative alla detenzione previste per i reati di criminalità organizzata.
Lo ha sancito la Corte costituzionale con sentenza n. 32 depositata il 26 febbraio 2020, rispetto ad alcune previsioni di cui alla Legge n. 3/2019.
Nel dettaglio, la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale:
Nella decisione - anticipata in una nota stampa del 12 febbraio - i giudici costituzionali hanno sottolineato che non può avere effetto retroattivo una legge successiva che trasformi la pena da scontare “fuori” dal carcere, prevista al momento del reato, in una misura da eseguire “dentro” il carcere.
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