Assoholding – Associazione no profit nata con il fine di aggregare le holding italiane - nella circolare informa 14, ha illustrato le conseguenze del Dlgs n. 136/2015 sui bilanci dei soggetti finanziari non bancari.
A seguito delle modifiche apportate al TUB dal Dlgs n. 141/2010, si è operata una nuova regolamentazione del settore degli intermediari finanziari non bancari, con una riduzione del numero delle attività riservate. Alla luce di ciò, però, si è resa necessaria anche l'introduzione di disposizioni specifiche in tema di bilancio d'esercizio e consolidato. Il tutto è avvenuto con il Decreto legislativo n. 136/2015, che ha abrogato – tra le altre cose – anche il Dlgs n. 87/1992.
Nella circolare informa 14 vengono analizzati gli aspetti salienti del citato decreto legislativo, che attua le disposizioni comunitarie in materia di bilanci d'esercizio, bilanci consolidati e quelli relativi a talune tipologie di imprese.
Nel documento di Assoholding si analizza, quindi, l'ambito applicativo del Dlgs 136/2015, sottolineando come al riguardo sia stata fatta una distinzione tra:
Relativamente agli intermediari che non rientrano nell'ambito di applicazione del Dlgs. 136/2015, in quanto non svolgono più attività riservata, la circolare precisa che la redazione del bilancio dovrebbe avvenire:
Infine, specifica la circolare che per le società di minori dimensioni, in particolare le microimprese, è preclusa l'adozione, anche se in via facoltativa, dei principi contabili internazionali.
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