Società cooperative. Dal 2018 organo amministrativo collegiale

A seguito dell’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2018, che ha previsto che l’organo amministrativo delle società cooperative deve avere forma collegiale, il ministero dello Sviluppo Economico ha fornito le prime istruzioni ai revisori interni in materia di vigilanza delle società cooperative.

Dal 1° gennaio 2018 l’organo amministrativo delle società cooperative, di qualsiasi tipologia, deve essere formato da almeno 3 soggetti. Inoltre, i componenti non possono essere nominati per un periodo superiore a tre esercizi. La normativa non prevede un periodo transitorio o l’adozione di provvedimenti attuativi.

Il MiSE, quindi, comunica che devono considerarsi irregolari le cooperative che continuano ad essere amministrate da un organo monocratico o da un organo collegiale nominato fino alla revoca.

Qualora, in sede di ispezione, un revisore constati che la cooperativa ha un amministratore unico o un consiglio di amministrazione nominato a tempo indeterminato, deve diffidare la società affinchè provveda ad adeguarsi alla nuova normativa. Va, quindi, convocata l’assemblea dei soci entro il 31 gennaio 2018 al fine di sanare l’irregolarità.

Se il revisore ha già iniziato un’ispezione e deve effettuare un accertamento, anche per motivi che esulano dalla composizione dell'organo amministrativo, trovandosi nell'impossibilità di irrogare una nuova diffida, dovrà informare il legale rappresentante a mezzo Pec, dando un periodo di tempo per adottare i dovuti cambiamenti ed avvertendo che, in mancanza, si andrà incontro a provvedimenti sanzionatori.

La nota MiSE precisa che è necessario adottare modifiche statutarie solo se è prevista unicamente la forma dell’amministratore unico o la durata a tempo indeterminato delle cariche.