Sul trasferimento della sede legale in Italia di una società estera con stabile organizzazione in Italia, che si occupa di somministrazione del personale, si esprime l’Agenzia delle Entrate con risposta n. 800 del 3 dicembre 2021.
Pur in assenza di una norma che disciplini espressamente il trasferimento della sede legale di una società all'estero e viceversa, da un punto di vista civilistico, tale operazione può avvenire in continuità giuridica purchè tale operazione sia prevista anche dallo Stato estero di provenienza (cioè nell’ordinamento di tale stato il trasferimento non deve avere come conseguenza un’estinzione), senza che si dia luogo ad estinzione o liquidazione dell’ente.
Ciò detto, alla società estera con stabile organizzazione in Italia che, per riorganizzazione aziendale, trasferisce la propria sede legale in Italia è consentito l’utilizzo della partita Iva già attribuita alla sua stabile organizzazione in Italia.
E’ necessario, precisa l’Agenzia, che l’ente effettui la dovuta comunicazione di eventuali modifiche da eseguire ai sensi dell’articolo 35, DPR n. 633/1972.
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