Slitta, in Senato, l'esame del Ddl sulla professione forense. Eliminata l'incompatibilità con il lavoro dipendente

Pubblicato il 22 ottobre 2010
La conferenza dei capigruppo del Senato ha deciso di far slittare i lavori dell'Aula sul testo di riforma della professione forense al prossimo 2 novembre. Rinviato, in particolare, l'esame degli articoli accantonati e di quelli ancora non esaminati, nonché il voto finale sul Disegno di legge. Il testo è stato rinviato alla commissione Giustizia per permettere eventuali integrazioni. 

Nel corso della seduta del 21 ottobre, intanto, il Senato ha provveduto ad approvare un emendamento dell’opposizione, con parere favorevole del Governo, che elimina la incompatibilità tra l’iscrizione all’albo forense ed il rapporto di lavoro subordinato di natura privatistica. 

Guido Alpa, presidente del Cnf, si dice sorpreso di questa nuova previsione ritenendola contraria sia a diversi principi cardine della professione di avvocato “quali quelli dell’autonomia e dell’indipendenza del professionista” sia allo “spirito di una normativa improntata a garantire la qualità della prestazione professionale a esclusivo vantaggio dei cittadini.”
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