Siglata convenzione Cdp-Abi, più veloce il pagamento dei debiti Pa

Pubblicato il 06 agosto 2014 In ottemperanza a quanto deliberato nel Cda del 30 luglio 2014, Cassa Depositi e prestiti ha siglato due convenzioni con l’Abi, che prevedono l’attivazione di risorse per 15 miliardi di euro a favore di imprese e pubbliche amministrazioni. Si tratta della convenzione «Plafond Debiti P.a.» e «Piattaforma Imprese».

Plafond Debiti Pa

Con la firma del 5 agosto 2014 tra Cdp e Abi diventa operativo lo stanziamento di 10 miliardi di euro, deliberato la settimana scorsa, previsto al fine di accelerare il pagamento dei debiti di parte corrente della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese.

Così, in virtù della convenzione “Plafond debiti Pa”, la Cassa depositi e prestiti potrà acquistare dalle banche e dagli intermediari finanziari i crediti vantati dalle imprese per poi ridefinire in favore della Pa termini e condizioni per il pagamento dei relativi debiti.

In altri termini, l’imprenditore che vanta un credito certificato potrà cederlo pro soluto alle banche, con la possibilità per queste di una ulteriore cessione alla Cdp. I fornitori della Pa potranno, così, incassare la somma dovuta al netto di uno “sconto” massimo dell’1,9% annuo.

Piattaforma Imprese

Con la convenzione “Piattaforma Imprese”, invece, vengono aggiunti altri 5 miliardi di euro alle misure della Cassa depositi e prestiti per l'economia. Secondo quanto annunciato vengono in tal modo raggruppati in uno strumento organico i nuovi “Plafond” dedicati a favorire l'accesso al credito dei diversi comparti imprenditoriali.

La provvista per favorire l’accesso al credito sarà così ripartita: 2 miliardi per gli investimenti e le esigenze di circolante delle Pmi; 2 miliardi per le imprese con un numero di dipendenti compreso fra 250 e 3.000 unità; 500 milioni per le «reti Pmi» per agevolare la crescita dimensionale delle imprese che sottoscrivono un contratto di rete e altri 500 milioni destinati al “sostegno all'esportazione” per imprese di ogni dimensione e al “post-financing delle lettere di credito”.
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