Nel Dpef 2007/2011, riguardo alle condizioni di sicurezza e tutela sui luoghi di lavoro viene dichiarata l’intenzione di ridefinire l’impianto normativo adottando un Testo unico che consenta la razionalizzazione, il coordinamento e la più agevole applicabilità delle relative norme.
Il tema del Testo unico della sicurezza sul lavoro, non nuovo e continuamente rimaneggiato, è un tassello fondamentale nel processo di modernizzazione del nostro diritto del lavoro sul quale, tuttavia, il Consiglio di Stato ha evidenziato come le prescrizioni finalizzate a tutelare la salute e le sicurezza sul lavoro “non costituiscono il frutto dell’autonomia contrattuale delle parti ma vengono eteroimposte, non rientrando pertanto nell’ordinamento civile”. Ovvero nella competenza esclusiva dello Stato, cui residuerebbe la possibilità di definire i soli “principi fondamentali” della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Ruolo di non poco conto, ma che impedisce la trattazione organica e di dettaglio della materia.
E in attesa dell’adozione del Testo unico per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, bilancio del Senato ha approvato un emendamento al Dl 223 volto a garantire tale tutela e a dettare misure di contrasto del lavoro nero.
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