Sicurezza, più limiti all’arresto

Pubblicato il 25 marzo 2009

Verrà esaminato oggi dal pre-Consiglio dei ministri l’ultima stesura del correttivo al Testo unico sulla sicurezza del lavoro. Le modifiche al Dlgs 81/08 puntano a dare più equilibrio tra responsabilità e sanzioni, con la rimodulazione dell’apparato sanzionatorio che stabilisce un’ipotesi generale di responsabilità dei dipendenti che si sottraggono alle misure di sicurezza aziendale e con nuove ipotesi di responsabilità diretta e personale del datore nei settori in cui i lavoratori sono esposti ad agenti chimici, biologici ed esplosivi. Nell’ottica dell’adeguatezza della sanzione dovrebbe essere confermato l’arresto obbligatorio per il datore che non effettua la valutazione dei rischi nei settori a rischio o commette violazioni alla sicurezza plurime, senza adeguarsi al provvedimento di sospensione dell’attività imposto dalla vigilanza, anche se potrà essere irrogato solo nelle ipotesi più gravi. Negli altri casi la sanzione potrà essere inizialmente di un’ammenda con un’ultima possibilità di ravvedimento.

Sul tema in questione si riporta un intervento del Dirigente del Ministero del Welfare, Rausei, che indica nella correzione del Tu sicurezza sul lavoro la possibilità di risolvere le criticità circa l’eccessivo appesantimento degli oneri posti nei confronti degli imprenditori dalla norma. Sarebbe auspicabile, ad esempio, intervenire a snellire le procedure in merito al documento di valutazione e alla certezza della data di redazione e ultimazione del Dvr.

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