Il settore vitivinicolo italiano beneficia di un significativo sostegno grazie al decreto MASAF del 13 dicembre 2024, che assegna i fondi OCM Vino per la campagna 2025/2026. Con una dotazione complessiva di 323 milioni di euro, il decreto dipartimentale mira a supportare la crescita e lo sviluppo del comparto attraverso due interventi specifici:
La dotazione finanziaria complessiva è di 323.883.000 euro per il settore vitivinicolo, destinata alla campagna 2025/2026, è suddivisa come segue:
Di questa somma, 275,2 milioni di euro vengono assegnati alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano per finanziare gli interventi programmati, con dettagli riportati nell’allegato A del decreto. Per ottimizzare l’utilizzo delle risorse comunitarie, eventuali fondi non spesi saranno riassegnati a Regioni e Province autonome in grado di dimostrare un ulteriore fabbisogno finanziario, rispettando le scadenze comunitarie e i criteri prestabiliti. Le Regioni dovranno comunicare entro il 15 luglio 2025 l’entità delle risorse effettivamente impegnate per garantire l’efficace ripartizione dei contributi destinati agli interventi vitivinicoli.
Inoltre, altri due decreti ministeriali del 2 dicembre 2024, relativi al settore vitivinicolo, sono stati ufficialmente pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 16 gennaio 2025.
Si tratta del Decreto n. 635206, che disciplina l’applicazione dell’intervento di ristrutturazione e riconversione dei vigneti, e del Decreto n. 635212, riguardante l’intervento settoriale vitivinicolo per gli investimenti.
Analizziamo, in sintesi, le principali caratteristiche delle due disposizioni, che rappresentano strumenti strategici per il rafforzamento e la modernizzazione del settore.
Il decreto ristrutturazione e riconversione dei vigneti, parte del pacchetto di interventi vitivinicoli, ha l'obiettivo di modernizzare e migliorare la gestione dei vigneti italiani, adattandoli alle esigenze agronomiche, economiche e di sostenibilità. Questo intervento offre supporto a una vasta gamma di beneficiari, tra cui imprenditori agricoli (singoli e associati), cooperative agricole, consorzi di tutela, organizzazioni di produttori e società agricole, purché in regola con la normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia di potenziale viticolo.
Le attività ammissibili si dividono in tre categorie principali:
Il decreto prevede due modalità principali di sostegno economico:
Le domande di sostegno devono essere presentate entro il 28 febbraio di ogni anno; per la campagna 2025/2026, il termine è prorogato al 31 marzo 2025. Le richieste devono includere informazioni dettagliate sulle attività proposte, le superfici coinvolte e la tempistica prevista, e saranno valutate dalle Regioni secondo criteri di ammissibilità e priorità.
In caso di risorse insufficienti rispetto alle richieste ammissibili, si applicano criteri come il "primo arrivato/primo servito" o il pro-rata. La graduatoria definitiva viene pubblicata entro il 15 novembre di ciascun anno. Le attività ammesse devono rispettare principi di sostenibilità e, ove possibile, favorire la meccanizzazione, mentre non beneficiano di aiuto le normali operazioni di rinnovo o manutenzione dei vigneti giunti al termine del loro ciclo di vita naturale.
Questo intervento rappresenta uno strumento cruciale per migliorare la competitività e la sostenibilità del settore vitivinicolo italiano, contribuendo al rinnovamento delle superfici vitate e all’adozione di pratiche innovative.
Il decreto investimenti nel settore vitivinicolo punta a potenziare le infrastrutture e le tecnologie del settore, migliorando la competitività e la sostenibilità delle imprese vitivinicole italiane. Questo intervento sostiene investimenti materiali e immateriali in impianti di trattamento, infrastrutture vinicole e strumenti per la commercializzazione, con un’attenzione particolare al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale.
Beneficiari dell’aiuto sono le imprese vitivinicole che producono mosto o vino destinati alla commercializzazione, oltre alle organizzazioni interprofessionali e ai consorzi di tutela autorizzati. Sono ammissibili imprese che realizzano infrastrutture ex novo, che trasformano e confezionano il vino o che migliorano le proprie capacità produttive e commerciali. Tuttavia, sono escluse le aziende che si limitano alla sola attività di commercializzazione.
Tra gli investimenti ammissibili rientrano quelli destinati al trattamento del vino, all’efficientamento energetico, alla costruzione e miglioramento delle infrastrutture vinicole e all’adozione di tecnologie per la sostenibilità ambientale. Il sostegno è modulato in base alla dimensione dell’impresa:
Per la campagna 2025/2026, le domande devono essere presentate entro il 30 aprile 2025, e dovranno includere una descrizione dettagliata dell’investimento, il costo previsto e le aspettative di miglioramento in termini di competitività e incremento delle vendite. Sarà possibile ottenere priorità per progetti che dimostrino benefici concreti in termini di risparmio energetico ed efficienza ambientale.
Le domande ammissibili saranno valutate dalle Regioni, che definiranno le graduatorie di finanziamento entro il 30 novembre 2025, applicando criteri di priorità e trasparenza. In caso di risorse insufficienti, le richieste saranno finanziate fino all’esaurimento del budget, privilegiando eventualmente i richiedenti più giovani o con progetti strategici.
Con questa misura, il MASAF mira a rafforzare l’intero comparto vitivinicolo, supportando le imprese italiane nel miglioramento delle loro infrastrutture e nel raggiungimento di una maggiore sostenibilità, in linea con le esigenze di un mercato globale in continua evoluzione.
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