L'Aula del Senato ha approvato, in via definitiva, la legge di conversione del Decreto legge n. 83/2015 in materia fallimentare, civile, processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria. Il via libera è stato dato dall'Assemblea nella seduta del 5 agosto 2015 dopo il rinnovo, con 159 voti favorevoli e 104 contrari, della fiducia all'Esecutivo.
Tra le modifiche in materia di fallimenti, il provvedimento introduce la possibilità, per il debitore, di avanzare richiesta di autorizzazione a contrarre finanziamenti anche prima del deposito del piano contenente le modalità e i tempi di adempimento della proposta di concordato preventivo, nella fase, quindi, di preconcordato.
La possibilità riguarda finanziamenti “funzionali e urgenti per necessità relative all'esercizio dell'attività aziendale”, ma anche finanziamenti prededucibili non funzionali e non urgenti (interinali) per l'esercizio dell'attività aziendale.
Nel primo caso, la richiesta deve contenere una dichiarazione del debitore che specifichi la destinazione dei finanziamenti non altrimenti reperibili e il pregiudizio imminente e irreparabile che conseguirebbe in loro assenza.
Nell'ipotesi di finanziamenti non funzionali e non urgenti, l'autorizzazione al finanziamento dovrà essere accompagnata dall’attestazione di un professionista esperto che assicuri la loro opportunità in funzione di una migliore soddisfazione dei creditori.
Spetterà al tribunale, sentito il commissario giudiziale eventualmente presente ed anche assunte sommarie informazioni sul piano e sulla proposta, decidere entro dieci giorni dal deposito dell'istanza di autorizzazione.
Tra le altre misure, si segnala la previsione secondo cui la proposta di concordato preventivo, che non sia di continuità aziendale, dovrà soddisfare almeno il 20% dei creditori chirografari.
Per quanto riguarda la figura del curatore del fallimento, si segnala l'istituzione di un albo nazionale ad aggiornamento continuo nonchè la precisazione dell'incompatibilità a tale nomina per chi, nell’ambito della stessa procedura, abbia già ricoperto il ruolo di commissario giudiziale o sia unito in associazione professionale con chi abbia svolto tale funzione, nonchè per chi abbia concorso al dissesto dell’impresa.
Tra gli interventi relativi al settore bancario-assicurativo, è stata modificata, infine, la disciplina fiscale delle svalutazioni e delle perdite su crediti delle banche e delle imprese di assicurazione ai fini delle imposte dirette. Nel dettaglio, viene consentita la deducibilità in un unico esercizio con previsione di una specifica disciplina transitoria ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap.
Tra le novità in materia di esecuzioni, si segnala l'introduzione di nuovi parametri di valutazione degli immobili, ricondotta dal giudice a valori di mercato, e nuove regole procedurali per i ribassi, mai al di sotto della metà del valore fissato inizialmente.
Nella conversione del pignoramento, viene introdotta la possibilità della rateizzazione anche per i beni mobili, con estensione delle mensilità fino a 36 mesi.
Vengono escluse dal pignoramento presso terzi, le somme dovute a titolo di pensione "nella misura corrispondente all’importo dell’assegno sociale aumentato della metà", nonchè le competenze relative a rapporti di lavoro "nella misura corrispondente al triplo dell’assegno sociale".
Sempre sul fronte dei pignoramenti, viene resa più facile e rapida la ricerca telematica dei beni da pignorare.
I creditori potranno accedere alle banche dati attraverso l’ufficiale giudiziario e con le procedure e gli standard tecnici definiti dall’Agid. In attesa della piena operatività del sistema, l’accesso alle banche dati dovrà essere consentito da specifiche convenzioni. Al ministero della Giustizia spetta la pubblicazione sul portale dei servizi telematici dell’elenco delle banche dati accessibili dall’ufficiale giudiziario.
Di particolare interesse è, infine, la previsione che introduce, in via sperimentale, meccanismi di incentivazione fiscale della negoziazione assistita e dell’arbitrato. Si segnala che per il 2015 è previsto un credito d’imposta fino a 250 euro.
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