Semplificazioni fiscali, dal 13 dicembre rimborsi Iva più facili e successioni snelle
Pubblicato il 29 novembre 2014
Il Dlgs n.
175 del 21 novembre 2014 (
“GU” n. 277 del 28 novembre 2014) è il primo provvedimento di attuazione della riforma della delega fiscale ad essere stato approvato e pubblicato ufficialmente.
Il provvedimento, oltre ad introdurre in via sperimentale la dichiarazione dei redditi precompilata (
modello 730 precompilato relativo ai redditi riguardanti l’anno di imposta 2013), introduce tutta una serie di altre semplificazioni che riguardano, oltre che le
persone fisiche, anche le
società e i
rimborsi d’imposta.
Rimborsi Iva
Da segnalare le importanti novità che riguardano le
regole sui rimborsi Iva, che diventeranno esecutive dal prossimo 13 dicembre.
È
innalzato a 15 mila euro, dagli attuali 5mila euro, l’
ammontare dei rimborsi Iva eseguibili senza alcun adempimento, contrariamente a quanto finora in vigore per i rimborsi superiori ai 5 mila euro, per i quali era necessario l’acquisto del visto di conformità sulla dichiarazione annuale o sul modello TR da cui emergeva il credito. Dunque, fino ad un credito Iva di 15 mila euro per il rimborso è sufficiente presentare la dichiarazione Iva.
Per i rimborsi che superano la soglia dei 15mila euro, inoltre, non si deve prestare più la garanzia, salvo i casi che risultano molto rischiosi per gli interessi erariali. Altra novità è, poi, quella secondo cui i rimborsi effettuati dall’agente della riscossione devono ricomprendere anche gli eventuali interessi maturati, senza che vi sia una specifica richiesta da parte del contribuente.
Confermate poi anche le sanzioni (comprese imposte e interessi) per professionisti e intermediari abilitati che invieranno la dichiarazione con il visto infedele.
Dichiarazione di successione
Analogamente dal prossimo 13 dicembre entrano in vigore alcune norme che semplificano gli adempimenti connessi alla dichiarazione di successione.
La dichiarazione di successione non dovrà più essere presentata se l’attivo ereditario non supera i 100mila euro, contro un valore ad oggi molto più basso e pari a poco meno di 26mila euro (vecchi 50 milioni di lire).
È, inoltre, prevista la possibilità di allegare alla dichiarazione di successione, anziché i documenti (atti di ultima volontà, inventari) in originale o in copia autenticata, anche copie non autenticate, corredate da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ferma restando la possibilità per gli uffici fiscali di richiedere, se necessario, i documenti in originale o in copia autenticata.
Con il decreto sulle semplificazioni fiscali diventano operative anche tutta una serie di facilitazioni in tema di
fiscalità internazionale (operazioni black list, operazioni intracomunitarie,elenchi intrastat), così come sono eliminati molti adempimenti ritenuti superflui e alcuni disallineamenti normativi (inerenti il concetto di “prima casa”, omaggi di modico valore).
Delega fiscale e professionisti
Un convegno -
Forum nazionale dell'Anvu sulla lotta all'illegalità fiscale, Firenze - ha dato occasione al sottosegretario all'economia, Enrico Zanetti, di dichiarare che “
la presunzione secondo cui se un professionista preleva soldi dal proprio conto corrente bancario, automaticamente si tratta di incassi in nero, ormai non ha più senso”.
Il sottosegretario all’Economia, insieme al numero uno dell’Agenzia delle Entrate e al comandante della GdF, ha fatto il punto sulle novità in materia di lotta all’evasione derivanti dall’attuazione delle misure previste dalla delega fiscale, dalle quali si attende, per il 2015, un recupero di 3,5 miliardi di euro.
Il direttore del Fisco, Rossella Orlandi, dal canto suo, ha evidenziato la volontà del
rafforzamento dell’istituto del ravvedimento operoso con un allungamento dei termini, pari a quelli che l’Agenzia ha per l’accertamento; così come pure l’intenzione di chiedere a priori le
informazioni ai contribuenti per evitare poi i contenziosi.