Se nello statuto il compenso del manager non è individuato vi provvede il giudice

Pubblicato il 29 novembre 2012 Per la Cassazione – sentenza n. 21145 del 28 novembre 2012 – è possibile che il giudice di merito, in considerazione della qualità e quantità del lavoro prestato, conferisca ad un amministratore unico di società un compenso inferiore rispetto al tetto massimo previsto nello statuto dell'impresa, inferiore, cioè, allo stipendio di un impiegato.

Ed infatti – precisa la Corte – “non individuando con esattezza lo statuto il compenso spettante all'amministratore, né sussistendo tariffe professionali, nel caso di specie deve farsi ricorso al potere integrativo del giudice ai sensi del combinato disposto degli artt. 2260 e 1709 Codice civile”. E nel caso sottoposto all’attenzione dei giudici di legittimità, tale potere integrativo era stato correttamente esercitato con riferimento a qualità e quantità del lavoro prestato dall'amministratore unico.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL edilizia Pmi Confapi - Verbale di accordo del 15/4/2025

18/04/2025

Edilizia Pmi Confapi, nuovi minimi e altre novità

18/04/2025

CCNL Legno arredamento pmi Confapi - Verbale di accordo del 14/4/2025

18/04/2025

Legno arredamento pmi Confapi. Minimi retributivi

18/04/2025

Comunicazione e denuncia di Infortunio: dal 16 maggio applicativi aggiornati

18/04/2025

Fermo pesca 2024: indennità giornaliera fino a 30 euro

18/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy