Scambio informazioni fiscali automatico. Dal 2017

Pubblicato il 20 marzo 2014 Sono saliti a 44 i Paesi che hanno deciso di aderire al nuovo Common reporting standard approvato dall'Ocse alla fine di gennaio 2014, che individua la sua piattaforma di riferimento nel Foreign Account Tax Compliance Act.

Aumenta, dunque, il numero dei Paesi "early adopters"; ossia quei Paesi che hanno manifestato l’intenzione di aderire al nuovo standard globale sullo scambio automatico delle informazioni fiscali e che nei prossimi mesi provvederanno ad implementare, secondo un calendario ben definito, lo standard stesso concludendo accordi con le autorità fiscali e adottando le dovute norme nazionali per effettuare lo scambio di informazioni.

Il calendario prevede che:

- gli intermediari finanziari raccoglieranno le informazioni sui conti esistenti intrattenuti al 31 dicembre 2015 e su quelli aperti a partire dal 1° gennaio 2016 da parte dei cittadini stranieri;
- dal 2016, le banche dovranno attivare nuove procedure di apertura dei rapporti, finalizzate ad individuare con chiarezza la residenza fiscale del cliente;
- il primo scambio di informazioni tra le autorità fiscali avverrà nel 2017: a settembre 2017 si avrà il primo scambio di informazioni relativo ai rapporti post 2013 e a quelli presistenti intestati a persone fisiche di maggiore rilevanza;
- a settembre 2018, lo scambio di informazioni fiscali interesserà anche i conti personali di importi minori e quelli intestati alle società.

Lo rende noto il ministero dell’Economia, con comunicato stampa n. 71 del 19 marzo 2014.

Il ministro Pier Carlo Padoan, che già dall’aprile 2013 aveva aderito insieme ai principali Paesi europei al processo di rafforzamento della lotta all’evasione fiscale internazionale, ha commentato con soddisfazione le fasi del nuovo standard globale per lo scambio automatico delle informazioni, ritenendola un’operazione «ambiziosa ma realistica»
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