A seguito dell’entrata in vigore della manovra estiva, che vede intensificati i controlli sulla fruizione delle prestazioni sociali agevolate, l’agenzia delle Entrate fornirà all’Inps i dati riguardanti i redditi dichiarati dai contribuenti, per verificare il diritto alla prestazione sulla base di quanto dichiarato ai fini Isee.
Si ricorda che l’indicatore Isee fornisce la situazione economica del richiedente, determinata in misura “equivalente” alla ricchezza del nucleo familiare a cui egli appartiene.
Al fine di intensificare i controlli, i dati verranno inviati dal Fisco all’Inps in modo da consentire un confronto diretto tra ciò che viene dichiarato dallo stesso contribuente all’agenzia delle Entrate e all’Ente previdenziale. In caso di discordanza, che non avrebbe permesso la fruizione del beneficio, l’Inps applicherà una sanzione da 500 a 5mila euro e verrà comunicato il nominativo all’ente erogatore in modo da sospendere l’agevolazione del beneficio con conseguente richiesta della sua restituzione.
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