Sanatoria estesa alle ingiunzioni fiscali
Pubblicato il 28 marzo 2014
Un modifica al DDl enti locali, ora atteso dalla Camera per l'approvazione definitiva, è stata approvata dalla Commissione Bilancio del Senato nella seduta del 27 marzo 2014.
All’unanimità, la Commissione ha accolto l’emendamento proposto dal senatore Vittorio Fravezzi, che fissa al
31 maggio 2014 la scadenza per chiedere la
sanatoria delle ingiunzioni fiscali (ossia i tributi emessi dai comuni o dai concessionari della riscossione senza il ricorso alla iscrizione a ruolo) (consulta anche l’articolo di Edicola “
Rottamazione cartelle Equitalia, forse proroga”).
Cosa comprende la nuova sanatoria?
L'emendamento al disegno di legge sugli enti locali, nello specifico, estende la disciplina prevista dalla legge di Stabilità 2014 per la
rottamazione dei ruoli Equitalia, in scadenza al 31 marzo, alla particolare figura dell'ingiunzione fiscale.
Con l’approvazione dell’emendamento di ieri, dunque, non è stata accolta la richiesta di rinvio della scadenza fissata per le cartelle esattoriali emesse dall’Ente di riscossione, bensì è stata introdotta una nuova misura.
Non si tratta, infatti, né di una proroga né di una riapertura dei termini per le cartelle e gli avvisi di accertamento esecutivi affidati entro il 31 ottobre 2013 ad Equitalia per la riscossione, ma di una vera e propria nuova sanatoria prevista solo per lo strumento delle ingiunzioni fiscali, riservato esclusivamente agli enti pubblici.
Pertanto ora è prevista la possibilità di pagare in un’unica soluzione, entro il 31 maggio 2014, le somme dovute attraverso l’ingiunzione fiscale senza gli interessi per i provvedimenti emessi fino al 31 ottobre 2013; la riscossione da parte degli enti locali resterà sospesa fino al 15 giugno 2014.
Beni concessi ai soci: richiesta la proroga
Altra proroga che fa molto discutere è quella relativa alla
comunicazione dei beni ai soci (30 aprile anno successivo a quello in cui i beni sono concessi in godimento).
Le associazioni di categoria, oltre a farsi portavoce dello slittamento, sono favorevoli ad un eventuale accorpamento della presentazione del modello di comunicazione da parte della società con il
modello Unico. È necessario aspettare la presentazione della dichiarazione dei redditi da parte dei soci (mese di settembre) per capire se il modello vada presentato.
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