Sacconi sul requisito dei 40 anni con adeguamento all’aspettativa di vita: “È stato un refuso, lo cancelleremo”

Pubblicato il 02 luglio 2010 Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi definisce un refuso l'emendamento alla Manovra che prevede l’adeguamento sulla base degli incrementi della speranza di vita del requisito dei 40 anni di contributi per andare in pensione, a partire dal 2016. Il rischio, scampato, per chi comincia a lavorare da quest'anno era di trovarsi a dover lavorare 3,5 anni in più prima di andare in pensione.

Intanto, il ministero dell’Economia, comunica che nelle regioni Lazio, Campania, Molise e Calabria, che hanno chiuso in rosso i conti 2009, si applicano le maggiorazioni dell'aliquota dell’Irap nella misura di 0,15 punti percentuali (dal secondo acconto di novembre) e dell'addizionale regionale all'Irpef nella misura di 0,30 punti percentuali (nella busta paga di gennaio 2011), rispetto al livello delle aliquote vigenti. L’ok alle maggiorazioni muove dal riscontro del Tavolo per la verifica degli adempimenti e del Comitato permanente per la verifica dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza della sussistenza nelle regioni citate delle condizioni per l'applicazione dell'articolo 2, comma 86, della legge 191/2009 per l'anno d'imposta 2010.
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