Sabatini ter, nuove regole in Gazzetta

Pubblicato il 11 marzo 2016

La novità principale dell'agevolazione nota con il nome di Nuova Sabatini, apportata dal decreto interministeriale del 25 gennaio 2016 firmato dal MiSe e dal MEF e in “Gazzetta Ufficiale” n. 58 del 10 marzo, riguarda l'accesso ai finanziamenti.

Le piccole e medie imprese, che vogliono far richiesta dell'agevolazione per l'acquisto agevolato, anche mediante leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, potranno ora prenotare le risorse non più necessariamente presso la Cassa depositi e prestiti.

Fondi richiesti direttamente alle banche e società di leasing

Con la nuova Sabatini ter, le domande di incentivi delle Pmi potranno essere indirizzate direttamente alle banche o all'intermediario finanziario a cui l'impresa presenta la richiesta di finanziamento/ leasing. Questi soggetti si impegneranno a prenotare le risorse per il contributo del MiSE e la valutazione del merito creditizio del richiedente è a carico dell’istituto di credito.

La novità vera e propria è rappresentata dal fatto che le banche potendo concedere i finanziamenti non necessariamente a valere sul plafond di provvista costituito presso la gestione separata di Cdp, possono scegliere se erogare il finanziamento sul plafond costituito presso la Cassa depositi e prestiti oppure se utilizzare una provvista autonoma.

I tempi per le richieste si accorciano

La richiesta di contributo, che può interessare contemporaneamente anche più di una operazione, si può presentare mensilmente, dal primo al sesto giorno di ogni mese oppure entro il giorno lavorativo immediatamente successivo.

Il MiSe, a su volta, ha cinque giorni di tempo per confermare le risorse richieste e dare riscontro alla banca o all’intermediario richiedente in ordine alla disponibilità, anche parziale. Una volta ottenuto un riscontro, la banca, entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di ricezione della comunicazione, dovrà adottare la delibera di finanziamento.

In particolare, con la nuova disciplina si riducono i tempi di concessione dei contributi ed è prevista la semplificazione delle procedure e della documentazione per la loro erogazione (decreto interministeriale MiSE/MEF 25 gennaio 2016).

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