Sì allo sciopero dei Cdl. Approvato il codice di autoregolamentazione
Pubblicato il 26 giugno 2014
È stato approvato dalla
Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sui servizi pubblici essenziali il
codice di autoregolamentazione proposto dal
Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro. Il diritto allo sciopero è, pertanto, ora riconosciuto anche a tale categoria di professionisti.
L’annuncio è stato fatto dalla presidente, Marina Calderone, nel corso dei lavori di apertura dell’ottavo
Congresso nazionale di Fiuggi che si è tenuto il giorno 25 giugno.
La Calderone si dice molto soddisfatta per aver
“dotato la categoria di uno strumento indispensabile per dare voce alle giuste rimostranze verso situazioni burocratiche che paralizzano le attività di aziende e studi professionali. I nostri iscritti potranno legittimamente astenersi dalle prestazioni professionali nell'ambito delle previsioni del codice appena approvato”.
Le modalità dello sciopero
Lo scioperò potrà riguardare tutte le attività obbligatorie dei consulenti del lavoro, compresa l’elaborazione e la stampa del Libro unico del lavoro, la predisposizione delle comunicazioni obbligatorie del rapporto di lavoro, delle denunce previdenziali mensili, delle dichiarazioni dei sostituti di imposta e la cura degli altri adempimenti connessi al rapporto di lavoro, l'attività derivante dagli obblighi assunti in qualità di Ctu o Ctp, oltre a tutti gli adempimenti telematici di carattere fiscale.
Sono, invece, escluse dall’astensione dal lavoro attività quali: la presentazione del prospetto disabili o la liquidazione del premio Inail, la presentazione delle denunce contributive mensili, la compilazione del Libro unico del lavoro mensile e le comunicazioni di assunzione al Centro per l'impiego dei lavoratori.
Infine con una clausola “generale” è stabilito che lo sciopero non può interessare tutte le scadenze predefinite la cui inosservanza può comportare sanzioni amministrative per il contribuente.
Lo sciopero collettivo deve essere proclamato dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro e dalle organizzazioni di riferimento della categoria. La proclamazione deve essere comunicata almeno 15 giorni prima alla Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali e ne devono essere informate anche le istituzioni destinatarie dell'astensione: Agenzia delle Entrate, direzioni territoriali del lavoro, Inps, Inail, Unioncamere e ministero del Lavoro.