Nell’ambito delle banche dati fiscali in campo immobiliare, l’Agenzia delle Entrate mira a creare un inventario completo e uniforme del patrimonio immobiliare italiano ossia l’anagrafe immobiliare integrata. La notizia è arrivata da Ernesto Maria Ruffini, direttore delle Entrate, intervenuto ieri in audizione presso la commissione bicamerale di vigilanza sull'anagrafe tributaria.
Per quanto riguarda il processo di implementazione delle banche dati fiscali in campo immobiliare, Ruffini sottolinea la volontà di arrivare alla loro reciproca integrazione e di compiere l’interazione con le banche dati non fiscali.
Le incoerenze ancora presenti negli attuali database dipendono da una serie di ragioni: la gestione separata del catasto terreni e del catasto fabbricati, la mancata corretta registrazione delle compravendite degli anni '60 e '70, l'abusivismo e i mancati accatastamenti. Per superare queste incoerenze ci si sta muovendo attraverso:
Tale strumento sarà composto da due elementi:
Il nuovo modello telematico di dichiarazione di successione e domanda di volture catastali, introdotto nel 2017, sarà ampliato nel corso del 2018 con nuove funzionalità come l’inserimento nell’attestazione di un apposito codice a barre (GLIFO) per consentire ai soggetti ai quali verrà esibita di verificarne la conformità con la dichiarazione presentata dal contribuente.
Con riferimento all’azione di integrazione del sistema informativo dell’Agenzia delle Entrate con quello dell’ex Agenzia del Territorio, è stato reso disponibile ai cittadini sul “cassetto fiscale” una sezione di consultazione personale, che include visure catastali e ispezioni ipotecarie relative agli immobili di cui si ha la titolarità.
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