Rottamazione, firmato il decreto per la proroga

Pubblicato il 27 marzo 2017

E' arrivato venerdì 24 marzo 2017 il sì definitivo del Governo al provvedimento tanto atteso con la proroga al 21 aprile del termine per la presentazione delle domande di rottamazione delle cartelle Equitalia.

Il decreto composto di due soli articoli proroga solamente la data per la presentazione dell'istanza per il contribuente, non prevedendo nulla circa la dilazione del termine per quanto riguarda l'attività collegata degli uffici della riscossione.

Comunicato del Governo n. 20

"Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Pietro Carlo Padoan, ha approvato un decreto legge che proroga i termini relativi alla disciplina della definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2016, contenuto nell’articolo 6 del decreto legge n. 193/2016.

In particolare, si proroga dal 31 marzo al 21 aprile 2017 il termine entro il quale i debitori potranno presentare la dichiarazione prevista, allo scopo di favorire ulteriormente l’adesione dei cittadini interessati all’istituto definitorio".

Decreto a perdere

Come solitamente si usa dire in gergo legislativo, il provvedimento del 24 marzo è un cosiddetto decreto “a perdere”: ossia un provvedimento che non verrà convertito in legge.

Per la sua ufficialità, dunque, sarà necessario solo attendere la pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale”, prevista per lunedì 27 marzo 2017. Le sue disposizioni entreranno in vigore lo stesso giorno della pubblicazione.

Per quanto riguarda, invece, il pacchetto complessivo della proroga – comprensivo del differimento ipotizzato dal 31 maggio al 15 giugno del termine per consentire ad Equitalia di fornire un riscontro alle istanze del contribuente - questo resta collegato alla legge di conversione del decreto Sisma (Dl 8/2017), che ha incassato il primo via libera dalla Camera e che dovrà essere approvato, in via definitiva, entro i primi dieci giorni di aprile dal Senato.

Invarianza di gettito

Come si legge nella relazione tecnica che accompagna il decreto, lo scopo della proroga dal 31 marzo al 21 aprile 2017 è quello di favorire ulteriormente l'adesione dei cittadini interessati all'istituto definitorio.

I tecnici del Mef, inoltre, evidenziano come la proroga non ha nessun impatto sulle ipotesi di gettito della sanatoria iscritte nella legge di bilancio in circa 4 miliardi e mezzo. Si legge infatti che: “la proroga non incide sulle stime di gettito da definizione agevolata, né sulla distribuzione dello stesso negli anni 2017 e 2018, atteso che la proroga non investe la scadenza delle rate nelle quali il debitore può eseguire il versamento delle somme dovute a seguito della definizione”.

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