A pochi giorni dalla loro definitiva approvazione ad opera del Consiglio dei ministri (13 novembre 2015), i due decreti legislativi di recepimento della direttiva n. 2014/59/UE, cosiddetta “Bank Recovery and Resolution Directive”, sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale n. 267 del 16 novembre 2015 ed entreranno in vigore in pari data.
Si tratta, in primo luogo, del Decreto Legislativo n. 180 del 16 novembre 2015 di attuazione della direttiva 2014/59/UE che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento e che modifica la direttiva 82/891/CEE del Consiglio, e le direttive 2001/24/CE, 2002/47/CE, 2004/25/CE, 2005/56/CE, 2007/36/CE, 2011/35/UE, 2012/30/UE e 2013/36/UE e i regolamenti (UE), n. 1093/2010 e (UE) n. 648/2012.
In questo provvedimento è disciplinato anche il meccanismo “Bail in” di riduzione o conversione in capitale dei diritti degli azionisti e dei creditori, le cui disposizioni, contenute nel Titolo IV, Capo IV, Sezione III, si applicheranno a partire dal 1° gennaio 2016.
L’altro Decreto legislativo, il n. 181 del 16 novembre 2015, contiene, invece, “Modifiche del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 e del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58” sempre in attuazione della direttiva sopra citata.
All’articolo 3 del provvedimento viene specificato che, salvo le ipotesi espressamente individuate nei commi 3, 4, 5, 6 e 7 del medesimo, le nuove norme si applicano alle procedure di amministrazione straordinaria e di liquidazione coatta amministrativa avviate successivamente alla entrata in vigore del decreto.
Previsto, altresì, che le modifiche apportate con riferimento alle restituzioni e riparti e contenute nel nuovo articolo 91, comma 1-bis, lettera c) del Decreto legislativo n. 385/1993 si applicano alle procedure di liquidazione coatta amministrativa e di risoluzione iniziate dopo il 1° gennaio 2019.
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