Per la Cassazione – decisione n. 3276 depositata il 10 febbraio scorso – il licenziamento del lavoratore assunto a tempo determinato può avvenire solo per inadempimento o per giusta causa, ma non per ragioni inerenti alla riorganizzazione del lavoro. La Corte, per riconoscendo il pieno diritto del datore di modificare la propria organizzazione in visione di una migliore efficienza aziendale, ha escluso che possa essere sacrificata una posizione contrattuale per sua natura a scadenza certa.
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