Il decreto Sviluppo Economico-Ambiente del 23 giugno 2016 sulle energie rinnovabili è stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 150 del 29 giugno ed entra in vigore dal giorno successivo e fino al 31 dicembre 2016.
Il provvedimento recante “Incentivazione dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico” disciplinerà i criteri di accesso agli incentivi per le fonti di energia “verde” fino a fine anno.
Il decreto riscrive le regole per tutte le fonti di energia rinnovabile, escluso il fotovoltaico, premiando, in particolar modo, le fonti di energia eolica e solare termo-dinamica.
La dotazione finanziaria per incentivare queste fonti di energia alternative sarà pari, a regime, a 435 milioni di euro all’anno a favore dei nuovi impianti che verranno selezionati nel 2016. Il periodo di incentivazione avrà una durata di 20 anni, 25 per il solare termodinamico, e nel complesso verranno investiti circa 9 miliardi di euro.
Il meccanismo di ripartizione dei benefici non presenta novità rispetto al passato. È prevista la ripartizione consueta tra tra piccoli, medi e grandi impianti (diversificati per soglie di potenza in base alla fonte).
Le modalità anche rimangono le stesse:
Riguardo all’operatività degli incentivi, entro il 15 luglio il Gse dovrà pubblicare le procedure operative per le domande di incentivazione, mentre entro il 20 agosto dovranno essere pubblicati i bandi per l’accesso al registro e quello per le aste competitive.
E' prevista una novità in merito al meccanismo del ripescaggio. Secondo il decreto MiSE del 23 giugno 2016, infatti, è previsto che gli impianti di media potenza in graduatoria, ma non entrati in esercizio in tempo utile nella scorsa tornata, vengano ripescati e godano del nuovo incentivo decurtato del 6%.
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