Le irregolarità nelle procedure di rimborso dell’Iva nei riguardi dei contribuenti con attività principale fuori del territorio italiano ma con una sede nel Paese, hanno determinato il deferimento dell’Italia da parte della Commissione europea. Il recupero a credito dell’Iva, a parere della Commissione, deve essere effettuato con il normale meccanismo di rimborso e non secondo l’Ottava e Tredicesima direttiva prevista per i soggetti passivi non residenti. Secondo Kovacs, commissario europeo alla Fiscalità, non è possibile ritenere compatibile l’interpretazione delle autorità italiane con le finalità delle due direttive.
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