Nel corso della seduta della Camera del 13 giugno 2017, il Governo, a mezzo del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, ha posto la fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del progetto di legge di riforma penale, del processo penale e dell’ordinamento penitenziario.
Il voto sulla fiducia, così come quello finale, si avranno oggi, 14 giugno.
Si ricorda che il testo di riforma è stato già approvato dall’altro ramo del Parlamento, sempre ricorrendo alla questione di fiducia, lo scorso 15 marzo.
Immediata è stata la replica dell’Unione camere penali italiane che, fin dall’inizio, si è espressa come decisamente contraria all’utilizzo di questo strumento - definito come una scelta “autoritaria” del Governo - ricorrendo a ripetute iniziative di sciopero, proprio al fine di scongiurare detto esito anche presso l’Aula della Camera.
Con comunicato del 13 giugno, viene quindi auspicato, dall’Unione, un ripensamento dell’Esecutivo, con appello rivolto a tutti i Parlamentari, a considerare “l’importanza del dibattito su di un testo complesso ed eterogeneo che, attraverso alcune norme, rischia di stravolgere definitivamente la natura ed i tempi del nostro processo penale”.
Secondo le Camere penali, il disegno di legge incide, infatti, in maniera significativa “su una materia che non può essere sottratta al più ampio e libero dibattito parlamentare, soprattutto in considerazione della circostanza che, sotto vari aspetti e ciascuno secondo le proprie esperienze e le proprie sensibilità professionali, gli studiosi del processo penale, del diritto penale sostanziale, i magistrati e gli avvocati hanno mosso numerose e ferme critiche al testo in corso si approvazione”.
Si ricorda che, tra le altre misure, il testo interviene introducendo disposizioni che disciplinano l’estinzione del reato a seguito di condotte riparatorie del reo, in caso di reati procedibili a querela, nonché aumenti dei limiti di pena per i delitti di scambio elettorale politico-mafioso, furto e rapina.
Modificate anche le norme sulla prescrizione, con previsione di una sospensione di un anno e sei mesi dopo la sentenza di condanna.
Sul fronte del processo penale, il provvedimento immette nuove disposizioni in materia di incapacità dell'imputato di partecipare al processo, con fissazione di un termine di tre mesi per la conclusione delle indagini preliminari.
Riviste anche alcune disposizioni su riti speciali, udienza preliminare, istruzione dibattimentale e struttura della sentenza di merito, mentre viene semplificata la materia delle impugnazioni.
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