Riforma Fornero. I bilanci tecnici a 50 anni per le casse previdenziali dei professionisti diventano obbligatori

Pubblicato il 23 maggio 2012 A seguito della Conferenza dei servizi con il ministero dell’Economia, tenutasi la scorsa settimana, il ministero del Lavoro scrive agli enti di previdenza dei professionisti con lo scopo di fornire le prime indicazioni sulla riforma Fornero.

Nella nota protocollo n. 8272 del 22 maggio 2012, si fa il punto sul quadro normativo che disciplina i criteri di vigilanza delle casse, passando in rassegna il vecchio assetto disciplinato dal Dlgs n. 509/1994, dalla Legge n. 335/1995 e dalla Legge n. 296/2006, alla luce delle modifiche apportate dal Decreto legislativo n. 201/2011.

In particolare, viene posta l’attenzione sulle norme che riguardano i bilanci tecnici e la sostenibilità degli enti previdenziali privati, ricordando come il Dlgs n. 509/1994, a tal proposito, ha puntualizzato che l’equilibrio di bilancio venga assicurato “mediante adozione di provvedimenti coerenti alle indicazioni risultanti dal bilancio tecnico, da redigersi con periodicità almeno triennale”.

Ma, il nodo centrale della nota di prassi è la novità apportata dall’articolo 24 del Dlgs n. 201/2011, che stabilisce l’obbligo per i suddetti enti previdenziali di adottare, entro il 30 settembre 2012, misure finalizzate al raggiungimento dell’equilibrio tra entrate contributive e spesa per pensioni, sulla base di bilanci tecnici riferiti ad un arco temporale di 50 anni. Il mancato rispetto di tale obbligo porta all’applicazione, a partire dal 1° gennaio 2012, del calcolo contributivo delle pensioni oltre che del contributo di solidarietà dell’1% sulle pensioni già erogate per il periodo 2012/2013.

Nella nota, il ministero del Lavoro, avvicinandosi la scadenza sopra indicata, ha tenuto a precisare che l’arco temporale dei 50 anni, precedentemente consigliato, è divenuto obbligatorio a seguito dell’entrata in vigore del decreto "Salva Italia".

Nelle sue linee operative, il Dicastero ha dunque precisato che:

- l’obbligo consiste in “una verifica di carattere straordinario degli equilibri finanziari di lungo periodo”;
- non essendo stata modificata la precedente disciplina sulla redazione dei bilanci tecnici, devono considerarsi confermati i criteri del decreto interministeriale Lavoro/Economia del 29 novembre 2007, che ha stabilito i criteri per la redazione dei bilanci tecnici su un periodo di 50 anni, con la conseguenza che si potrà tener conto del valore dei rendimenti del patrimonio;
- per quanto riguarda la messa a disposizione dei parametri macroeconomici per gli eventuali aggiornamenti, il Ministero precisa che saranno resi noti entro il mese di giugno.
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