I datori di lavoro che si avvalgono dei cd. “riders”, ossia i fattorini addetti alla consegna a domicilio di cibo, possono lecitamente installare sullo smartphone dato in dotazione al lavoratore stesso un’app che consente di organizzare meglio il lavoro. A tal fine, però, l'azienda dovrà dare apposita informativa scritta ai lavoratori, ai sensi dell’art. 4, co. 3, della L. n. 300/1970 (cd. Statuto dei Lavoratori), in merito alle modalità di funzionamento, all’effettuazione dei controlli e alle finalità che giustificano la relativa autorizzazione.
A chiarirlo è stato l’INL, con la nota n. 9728 del 12 novembre 2019. Nel caso di specie, una società chiedeva di poter dotare i lavoratori addetti alle consegne di uno smartphone sul quale installare un applicativo, al fine di conciliare le specifiche “esigenze organizzative e produttive”, oltre ad assicurare le esigenze riguardanti la “sicurezza del lavoro”.
L’INL, dopo aver verificato che l’applicativo non consente una geo localizzazione continua del lavoratore ma essa si attiva solo al momento della consegna della merce e nel caso di richiesta di aiuto da parte dello stesso lavoratore e si chiude successivamente a tale richiesta, ha fornito parere positivo.
È necessario, tuttavia, che si verifichino le seguenti condizioni:
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