La Corte d’appello di Torino, Sezione lavoro, ha parzialmente accolto le richieste avanzate da cinque ex ciclofattorini Foodora, “rider” che portavano il pranzo a domicilio, al fine di vedersi riconoscere il diritto a ricevere una retribuzione pari a quella stabilita per i dipendenti come da CCNL - Logistica trasporto merci.
Lo si apprende dal dispositivo della sentenza, depositato l’11 gennaio 2019, con il quale i giudici di secondo grado si sono discostati dalle conclusioni del Tribunale che avevano portato al rigetto di tutte le richieste dei lavoratori, negando, in particolare, l’esistenza di un rapporto subordinato tra essi e il committente.
La Corte di gravame, pur riconoscendo ai ricorrenti maggiori diritti sul fronte economico, non ha ritenuto di intervenire rispetto alla riqualificazione del rapporto di lavoro in termini di rapporto subordinato, per come dagli stessi richiesto.
Si resta in attesa del deposito delle motivazioni della sentenza.
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