Rid da modificare per i pagamenti di ricongiunzioni, riscatti e rendite vitalizie

Pubblicato il 22 novembre 2013 Coloro che effettuano i pagamenti con Rid bancario dei contributi da riscatto, ricongiunzione dei periodi assicurativi e rendite vitalizie sono chiamati, per evitare l'interruzione del versamento, a modificare le deleghe inserendo l'opzione a importo fisso predefinito, come previsto dal regolamento UE 260/2012.

Infatti, come ricorda l'Inps con messaggio n. 18529 del 15 novembre 2013 (commentato dalla carta stampata ma non pubblicato ufficialmente), dal 1° febbraio 2014 si avrà la decadenza per legge delle deleghe Rid ad importo non prefissato. L'Istituto si è già attivato dal 21 ottobre 2013: il rilascio di nuove deleghe è accompagnato dalla sottoscrizione della nuova clausola.

I pagamenti riferiti alle deleghe già esistenti, non contenenti la clausola dell’importo fisso predeterminato, saranno accettati fino a novembre 2013. Gli interessati devono, quindi, recarsi presso la propria banca, dal 9 al 19 dicembre, per sottoscrivere una nuova autorizzazione Rid che deve contenere l’opzione “a importo fisso predefinito” ed indicare il limite di importo previsto. Diversamente, l'Inps non accetterà più i pagamenti in parola.

Qualora entro il 19 dicembre non sia possibile procedere alla modifica del Rid, l'Inps informa che si può provvedere in un secondo momento; però, i pagamenti con scadenze fra dicembre 2013 e la data di riattivazione del servizio Rid andranno effettuati con una delle altre modalità previste dall'Inps - servizio online “Portale dei pagamenti”, Pos Virtuale di Intesa SanPaolo , bollettino MAV, reti amiche - indicando il proprio codice fiscale e il numero di pratica del riscatto, ricongiunzione o rendita.
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