Riconoscimento di contributi pubblici. L'amministrazione è tenuta ad indicare l'eventuale documentazione mancante

Pubblicato il 08 febbraio 2014 Con la sentenza n. 2795 del 2014, la Corte di cassazione ha precisato che la pubblica amministrazione, anche nei procedimenti volti al riconoscimento di contributi, sussidi e finanziamenti pubblici, è tenuta al rispetto del principio di collaborazione, efficacia ed economicità, per come enunciato dall'articolo 7 della Legge n. 241/1990.

Ne consegue che nelle ipotesi in cui il soggetto richiedente il contributo pubblico abbia presentato una documentazione incompleta o erronea, l'amministrazione è tenuta a precisare i documenti eventualmente carenti invitando l'interessato all'integrazione di quelli mancanti; secondo la Corte, ossia, la pubblica amministrazione non può limitarsi a respingere la richiesta indicando, genericamente, che la documentazione è incompleta.

La vicenda specificamente esaminata dai giudici di legittimità riguardava un contributo per la ricostruzione post-sisma di un immobile che era stato solo parzialmente erogato dal Comune sull'assunto che lo stato finale dei lavori non era corredato dalla documentazione richiesta dalla legge.
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