Un rapporto di lavoro può essere dichiarato di tipo subordinato quando l’attività svolta dal collaboratore è di livello modesto e ripetitivo, si protrae per lungo tempo e non richiede controlli e direttive continue da parte del committente.
Secondo la sentenza n. 794 del 19 gennaio 2010 della Corte di cassazione, sezione lavoro, nel caso studiato, relativo ad un numero elevato di persone addette all’incollatura di bollini su prodotti farmaceutici, la subordinazione va desunta da elementi sussidiari quali la continuità del rapporto (oltre 4 anni) e la presenza di una organizzazione aziendale diretta dal responsabile del magazzino. Inoltre, affermano i giudici del lavoro, i collaboratori operavano senza nessun contratto scritto che ne delimitasse i compiti; in sede processuale la società non ha provato l’autonomia della collaborazione.
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