Revisione della Geografia giudiziaria. Guardasigilli contrario al rinvio, Parlamento unanime

Pubblicato il 22 maggio 2013 Il nuovo ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, in audizione il 20 maggio presso la commissione Giustizia della Camera, ha presentato le linee politiche e gli interventi che intende attuare nel corso del suo mandato alla guida del Dicastero. Il programma sarà, altresì, presentato alla commissione Giustizia del Senato il 22 maggio.

Nella sua relazione, il Guardasigilli ha sottolineato la necessità di un intervento straordinario, anche sul piano delle risorse, per risolvere il gravoso problema dell’arretrato civile.

Sul fronte della revisione della geografia giudiziaria, il ministro Cancellieri ha precisato che pur comprendendo “le argomentazioni tese a sottolineare elementi di criticità e margini di miglioramento del provvedimento”, un eventuale differimento della entrata in vigore della riforma correrebbe fortemente il rischio “di essere mal interpretato e di generare un negativo effetto di disorientamento”.

Con l’avvicinarsi della data di piena operatività della riforma della distribuzione degli uffici giudiziari sul territorio (13 settembre 2013), sono state sollevate diverse eccezioni di costituzionalità della legge delega e dei decreti attuativi e si sono, altresì, intensificate le iniziative, anche parlamentari, per richiedere il differimento o la modifica delle decisioni adottate con i Decreti Legislativi n. 155 e 156 del 2012.

In proposito, si segnala che il presidente della commissione Giustizia del Senato, Francesco Nitto Palma, ha reso noto che è l’unanimità delle forze parlamentari a volere il rinvio della nuova geografia giudiziaria. La previsione di Nitto Palma è che si arrivi ad un voto sul punto già la prossima settimana. C'è spazio per delle correzioni non campanilistiche ma condivise – ha sottolineato il presidente della commissione Giustizia – “il rinvio consentirà di aprire un dialogo costruttivo con il Governo”.
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