Reddito minimo necessario per l’emersione del lavoro nero

Pubblicato il 11 settembre 2009

Così dispone l'articolo 1-ter della legge n. 102/2009 (Manovra d'estate 2009): per regolarizzare la colf è richiesto il requisito del reddito minimo imponibile di almeno 20 mila euro l’anno. In caso di nucleo familiare con più redditi, il limite viene elevato a 25mila euro se c’è comune residenza. Se la famiglia non arriva a 25mila euro, ma un solo soggetto arriva a 20mila euro, la regolarizzazione è ancora possibile. Nessun limite di reddito imponibile, cioè al netto degli oneri deducibili, è previsto per l’emersione delle badanti.

Tutto ciò sembra di facile comprensione a livello teorico, ma non lo è altrettanto dal punto di vista pratico. Non mancano dubbi al riguardo: qual è il reddito da prendere in considerazione? Quanto guadagnano in media gli italiani?

Secondo i dati a disposizione dell’agenzia delle Entrate (dichiarazione dei redditi 2007) molto elevata è la percentuale di coloro che hanno presentato la dichiarazione Irpef e hanno denunciato redditi inferiori alla soglia minima necessaria per sanare la colf. Il problema si presenta soprattutto per gli anziani, con figli che hanno magari il reddito adeguato ma che non essendo conviventi non possono regolarizzare la collaboratrice domestica dei genitori, mentre possono farlo per la badante. Dunque, la possibilità di regolarizzare i lavoratori domestici si sta rilevando più difficile del previsto. L’accesso alla sanatoria è frenato da numerosi ostacoli tra cui al primo posto si trova proprio quello del requisito di reddito.

Si ricorda che è previsto un contributo di 200 euro a carico di chi chiede la cittadinanza italiana. Per il pagamento è stato attivato un conto corrente postale intestato a “Ministero dell’Interno DLCI – cittadinanza”. I bollettini saranno disponibili presso gli uffici immigrazione entro la fine di settembre.

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