Recentemente sulla stampa sono state date notizie relative alla potenziale esistenza di 1.4 milioni percettori del Reddito di Cittadinanza (RdC) che sarebbero evasori fiscali.
Con news del 23 settembre 2020 l’INPS chiarisce che tale notizia non è reale e, probabilmente, nasce da un fraintendimento dovuto al confronto di due platee difficilmente confrontabili che sono state affiancate in occasione di un seminario:
La fonte dell’equivoco è che circa 1,468 milioni di individui risulterebbe, nelle stime, percettori di Reddito di Cittadinanza pur non risultando nella platea dei poveri relativi elaborata seguendo i criteri OECD.
In questo gruppo, oltre a lavoratori in nero ed a fenomeni di evasione/elusione fiscale, vi sono i lavoratori proprietari della casa nella quale vivono ai quali viene attribuito un fitto e, poiché, in media, l’80% dei nuclei familiari italiani possiede l’abitazione in cui abita, tale integrazione può avere un impatto significativo sull’inclusione di non poveri nella platea dei percettori di RdC.
In definitiva – conclude l’INPS - considerato che non è stata effettuata una partizione dei non poveri, anche per gli inevitabili margini di approssimazione che avrebbe contenuto, non è possibile fare nessuna deduzione scientificamente affidabile circa l’inclusione di possibili evasori nella platea.
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