Si avvicina la scadenza del 31 gennaio 2025, una data importante per i proprietari e utilizzatori di terreni agricoli, chiamati a presentare la denuncia annuale delle variazioni colturali avvenute nel corso del 2024. Questo adempimento è essenziale per aggiornare la banca dati catastale e garantire che i redditi fondiari, ossia il reddito dominicale e quello agrario, siano correttamente determinati ai fini fiscali.
La denuncia ha effetti diretti sulle imposte:
Effettuare la denuncia in modo corretto e tempestivo consente di evitare sanzioni amministrative e di beneficiare di un'imposizione fiscale allineata alla reale situazione del terreno.
I redditi fondiari rilevanti ai fini IRPEF si suddividono in due categorie principali: il reddito dominicale e il reddito agrario.
Il reddito dominicale rappresenta il compenso attribuito al proprietario del terreno, calcolato in base alle tariffe d’estimo catastali, ed è legato alla proprietà del fondo.
Il reddito agrario, invece, deriva dall’utilizzo del terreno per attività agricole e spetta a chi effettivamente svolge l’attività, che può essere il proprietario o, in caso di locazione, l’affittuario del fondo.
NOTA BENE: I proprietari di terreni soggetti al riclassamento automatico gestito da AGEA sono esonerati dall’obbligo di denuncia delle variazioni colturali. In questi casi, le informazioni relative all’uso del suolo comunicate ad AGEA per ottenere i contributi comunitari vengono trasmesse direttamente all’Agenzia delle Entrate, e le particelle interessate sono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. Nei 60 giorni successivi alla pubblicazione, i contribuenti possono verificare e segnalare eventuali incongruenze consultando gli elenchi disponibili presso gli Uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio, i Comuni interessati, o tramite il servizio di consultazione online.
Le variazioni di coltura dei terreni verificatesi nel 2024 devono essere dichiarate all’Agenzia delle Entrate per garantire che la banca dati catastale sia aggiornata e che i redditi fondiari siano calcolati correttamente ai fini fiscali. Questo adempimento consente di determinare con precisione il reddito dominicale, legato alla proprietà del terreno, e il reddito agrario, connesso all’attività agricola, entrambi rilevanti per l’applicazione dell’IRPEF. Dichiarare tempestivamente le variazioni permette di adeguare l’imposizione fiscale alla reale produttività e destinazione del terreno. Inoltre, l’obbligo risponde alla necessità di assicurare equità nel trattamento fiscale, evitando discrepanze tra la realtà delle colture e le informazioni catastali. La mancata comunicazione può comportare sanzioni e penalizzazioni, come la decorrenza ritardata delle riduzioni di reddito in caso di variazioni in diminuzione.
NOTA BENE: Nella Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2024, n. 305, è stato pubblicato il comunicato dell’Agenzia delle Entrate contenente l’elenco aggiornato dei Comuni interessati dalle variazioni colturali avvenute nel 2024. Questo elenco riguarda i terreni agricoli che hanno subito modifiche nelle colture, comportando variazioni nei redditi dominicale e agrario. Le informazioni sono state elaborate sulla base delle dichiarazioni presentate dai contribuenti agli organismi pagatori riconosciuti, in coordinamento con l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea). L’elenco, organizzato per Comuni e province, è consultabile per 60 giorni presso i Comuni interessati, gli uffici provinciali dell’Agenzia delle Entrate e online sul sito ufficiale del Fisco. Qualora i proprietari riscontrino discrepanze tra le informazioni dichiarate e quelle riportate nella banca dati catastale, possono presentare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale (CTP) competente, entro 120 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. |
La comunicazione delle variazioni colturali può avere un impatto significativo sui redditi fondiari, sia in aumento che in diminuzione. Le principali regole sono le seguenti:
Il ritardo nella presentazione della denuncia comporta diverse conseguenze:
La denuncia delle variazioni colturali dei terreni può essere effettuata attraverso due modalità principali, entrambe riconosciute dall’Agenzia delle Entrate:
La presentazione deve avvenire entro il termine del 31 gennaio 2025 per essere valida.
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