La proroga dei termini per l’accertamento relativo al periodo di imposta in cui viene rilevata una violazione suscettibile di rilevanza penale riguarda ogni fattispecie possibile all’interno dello stesso periodo e non solo quella derivante dal rilievo che, nello specifico, consente di azionare la proroga stessa.
Ciò è quanto si legge nel parere n. 8 di Assonime, rilasciato nel mese di agosto 2010.
Assonime, con il documento in oggetto, si sofferma sulla modalità concreta con la quale i poteri istruttori del Fisco possano esercitarsi in relazione al periodo di imposta interessato da una violazione suscettibile di attivare una azione penale, in quanto ricadente nell’ambito delle fattispecie di cui al DLgs. n. 74 del 2000. La conclusione innovativa dell’Associazione è che una volta scattata la proroga dei termini di accertamento (per effetto dell’emersione di una violazione con rilevanza penale), è la complessiva posizione del contribuente per quel periodo di imposta a tornare in discussione e, quindi, ad essere riaperta.
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