Compliance a Convegno

Pubblicato il 13 aprile 2016

Nel corso del Convegno sulle prospettive del sistema fiscale organizzato dalla commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, al quale hanno partecipato il viceministro Zanetti e altre personalità del mondo professionale e imprenditoriale, è stato fatto il punto su alcuni adempimenti fiscali richiesti ai cittadini.

Parlando di banche dati, quali strumenti che rappresentano il futuro del Fisco italiano per realizzare meccanismi più semplici, è stato osservato che nessun obbligo di fattura elettronica viene imposto nelle operazioni B2B, ma chi sceglierà il canale tradizionale dovrà pagare un costo in termini di adempimenti: saranno, infatti, richiesti più dati sulle operazioni a chi non si adegua.

Una sorta di "elenco clienti-fornitori rafforzato" secondo Zanetti, che ha colto l'occasione anche per anticipare che nel 2018 il Governo interverrà a ridurre il peso dell’Irpef, soprattutto sui redditi di ceto medio, cioè quelli compresi tra 30mila euro e 60mila euro.

Ma il punto centrale del Convegno è stata la "compliance": una maggiore trasparenza e compliance tra i contribuenti e l'Amministrazione finanziaria consente di concentrare l’attenzione sulle operazioni più rilevanti. Secondo il direttore Orlandi dell'Agenzia delle Entrate la compliance è un compito che spetta ai cittadini, perchè come dimostra la storia dei Paesi più avanzati questa non è fatta solo dalle norme ma anche dai comportamenti.

Ecobonus stabilizzato per tre anni

Nella seduta del 12 aprile in Senato è giunto, sostanzialmente all’unanimità, il via libera alle mozioni che impegnano il Governo a stabilizzare l’ecobonus del 65% per il triennio 2017-2019.

E' stata accolta la proposta di Enrico Morando del Mef, che ha riunito le iniziative contenute in sei mozioni promosse da altrettanti schieramenti politici, che miravano a far sì che il Governo accettasse l’impegno, a partire dal 2017 e per un triennio, di stabilizzare l'insieme di misure chiamate ecobonus.

Immediato il parere positivo di Confedilizia, come emerge dalla dichiarazione del suo presidente Giorgio Spaziani Testa: “L’impegno assunto dal Governo a dare stabilità per il triennio 2017-2019 alle detrazioni Irpef-Ires per la riqualificazione energetica degli edifici è di importanza fondamentale per gli immobili condominiali, per i quali la proroga di anno in anno dell’agevolazione non ha finora permesso, in molti casi, a causa dei tempi necessari per la deliberazione e realizzazione dei lavori, di sfruttare una misura di particolare efficacia”.

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