Il fitto calendario di scadenze e conseguenti adempimenti estivi per contribuenti e professionisti, concentrato sulla scadenza del 31 luglio, comincia a diluirsi grazie ad alcuni provvedimenti di proroga che interessano oltre che le dichiarazioni dei redditi anche la Voluntary bis.
Con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 luglio 2017 è stata confermata la proroga dei versamenti solo, però, per i titolari di redditi di impresa.
L'articolo unico del Dpcm pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 169 del 21 luglio, infatti, prevede che "i titolari di redditi di impresa possono versare il saldo dovuto con riferimento alla dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta precedente a quello in corso al primo gennaio 2017 nonché la prima rata dell'acconto dell'imposta sui redditi relativa al periodo di imposta successivo entro il 20 luglio 2017 senza alcuna maggiorazione. In alternativa è previsto il versamento dal 21 luglio 2017 al 20 agosto 2017, con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo".
I soggetti interessati dalla proroga sono tutti i titolari di reddito di impresa, riferendosi con tale locuzione sia ai soggetti IRES (compresi i soci delle srl che hanno optato per la trasparenza) sia ai soggetti IRPEF (società commerciali, soci delle società commerciali e gli imprenditori individuali).
Nessuna disposizione interessa i soggetti diversi da quelli espressamente citati come, per esempio, i lavoratori autonomi (professionisti).
Analogamente ad essere interessati sono solo i versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2016 e il versamento del primo acconto per il 2017. Nulla si dice nel dettato normativo rispetto all'Irap che rimane ancorata alle "vecchie" date.
Per alleggerire il fitto calendario di impegni previsti per fine mese è allo studio del MEF anche un Dpcm che dovrebbe spostare la scadenza di pagamento della prima o unica rata della rottamazione delle cartelle (Voluntary bis) a fine settembre, dalla data fissata del 31 luglio 2017.
Lo slittamento quest'anno dovrebbe, così, attestarsi al 2 ottobre, essendo il 30 settembre un sabato.
Il decreto in questione - superati tutti gli ostacoli - dovrebbe uniformare anche i termini delle dichiarazioni dei redditi. Infatti, anche il termine di presentazione del modello 770 dovrebbe seguire questo slittamento (visto che ogni anno arriva un differimento), mentre per il modello dei sostituti d’imposta (imprese, Pa, enti pensionistici) l’ipotesi è di arrivare ad un differimento fino al 31 ottobre. Su quest'ultima data si sta ragionando per unificare la scadenza del modello Redditi per imprese e cittadini e anche quello Irap (per chi è obbligato a presentarlo).
Il 24 luglio resta l'ultimo giorno utile per l’invio del modello 730 precompilato all’Agenzia delle Entrate.
La scadenza vale si per chi opera direttamente tramite l’applicazione web del Fisco sia per chi si rivolge ad un Caf, a condizione che questi entro la prima scadenza del 7 luglio abbiano inviato almeno l’80% dei modelli presi in carico.
Coloro che hanno già inoltrato il modello 730 precompilato online possono scaricare la “ricevuta” di avvenuto inoltro del modello, per accertarsi che tutto sia andato a buon fine.
È, infatti, onere del contribuente scaricare la ricevuta disponibile nell’apposita sezione “Ricevute” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate.
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