L’agenzia delle Entrate ha reso disponibile sul suo sito Internet le bozze dei modelli degli studi di settore, che tengono conto degli effetti della crisi economica e che dovranno essere allegate alla prossima dichiarazione dei redditi.
Si tratta degli studi di settore evoluti nel 2007 per i quali sono stati aggiornati i dati per l’applicazione dei correttivi. Contemporaneamente sono stati salutati definitivamente gli indicatori di normalità economica, introdotti dalla legge Finanziaria 2007. Nell’edizione di Gerico 2010, infatti, non trovano più posto gli indicatori di normalità non “specifici” e scompare anche il complesso calcolo che si deve fare per l’adeguamento alle risultanze degli studi di settore introdotto dal decreto legge 4 luglio 2007. Infatti, nella dichiarazione dei redditi “Unico 2010”, l'adeguamento alle risultanze degli studi di settore potrà essere effettuato seguendo l’unica modalità possibile, secondo la quale il livello di ricavo o compenso puntuale deve tener conto anche delle risultanze dell'eventuale incoerenza rispetto agli indicatori di normalità economica previsti per lo specifico studio di settore. Si tratta di un criterio unico valido per tutti gli studi che vanta numerosi vantaggi soprattutto in termini di semplificazione.
La scorsa settimana sono stati validati da una commissione di esperti 69 studi con l’evoluzione degli indicatori di normalità per l’anno 2009. Questi studi di settore sono stati divisi in macroclassi: 21 per i servizi, 21 per il commercio, 21 per le manifatture e 6 per le professioni. Fra le attività professionali, si evidenziano le evoluzioni degli studi di settore degli ingegneri, dei periti industriali e dei revisori contabili. Fra i servizi, si segnalano le evoluzioni degli studi di settore riguardanti l’attività di mediazione immobiliare, gli alberghi e affittacamere e numerose altre tipologie di attività di agenzia e rappresentanza commerciale.
Al momento, le istruzioni riguardanti la compilazione dei suddetti 69 studi di settore si limitano alla sola bozza della “Parte generale”, cioè quella che contiene le istruzioni comuni a tutti gli studi di settore. L’ottenimento di istruzioni specifiche relative ad ogni singolo modello si avrà solo con la revisione congiunturale degli studi di settore 2009, che dovrebbe concludersi entro il prossimo 31 marzo. Nelle istruzioni si legge, inoltre, che nel caso in cui si individuano contribuenti con ricavi o compensi inferiori a quelli presunti dallo studio e che non si adeguano alle maggiori entrate previste dallo studio stesso, si dovranno inserire apposite annotazioni nel campo “note aggiuntive – informazioni aggiuntive”, dove si dovranno riportare le cause che hanno portato alla non congruità delle entrate dichiarate rispetto a quelle derivanti dall’applicazione dello studio di settore, giustificandone così l’incoerenza rispetto agli indicatori economici individuati dagli stessi studi. I contribuenti che vogliono utilizzare i correttivi per giustificare l’incoerenza rispetto agli indicatori economici lo fanno attraverso il quadro X della dichiarazione.
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