Dal Consiglio Nazionale Forense giunge la richiesta, al Governo, di intervenire urgentemente differendo l’entrata in vigore, prevista per il prossimo il 30 giugno, dell’art. 179 ter disp. att. c.p.c. di modifica delle modalità di iscrizione di avvocati, commercialisti e notai negli elenchi dei professionisti delegati alle vendite immobiliari, prorogando, al contempo, l’operatività degli elenchi già esistenti.
E' quanto si legge in un comunicato stampa del Cnf del 31 marzo 2023, focalizzato sulla nuova previsione della riforma Cartabia in tema di aste giudiziarie.
Secondo quanto si apprende, il Consiglio nazionale ha inviato, in proposito, all’attenzione della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, una delibera in cui si evidenzia che la nuova disciplina, allo stato, non risulta compiutamente applicabile.
Difatti, non risultano ancora attuate né attuabili "le modalità di conseguimento del titolo di avvocato specialista” nel diritto dell’esecuzione forzata, né sono state ancora divulgate le linee guida della Scuola superiore della magistratura “per la definizione dei programmi dei corsi di formazione”.
Nella delibera, quindi, viene chiesto che venga adottato "ogni atto ritenuto idoneo e adeguato, al fine di chiarire tempi, termini e modalità di applicazione" della disposizione sulle esecuzioni immobiliari e che siano trasmesse “circolari previamente condivise con l’avvocatura allo scopo di uniformare le differenti prassi degli uffici giudiziari” per il primo popolamento degli elenchi.
L'esigenza posta in evidenza dal CNF è condivisa anche dai commercialisti del CNDCEC che hanno reso noto, nei giorni scorsi, di aver inoltrato anch'essi richiesta di differimento, al 31 dicembre 2023, degli attuali elenchi dei professionisti delegati alle vendite immobiliari, al fine di uniformare le prassi all’interno dei tribunali italiani da coniugare con l’esigenza dei professionisti di adempiere a nuovi obblighi formativi.
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