Sono approdati in Gazzetta Ufficiale due decreti legislativi da ultimo approvati e dedicati all’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni europee in tema, rispettivamente, di Procura europea e di mandato d’arresto Ue.
Il primo provvedimento - Decreto legislativo n. 9 del 2 febbraio 2021 - reca “Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/1939 del Consiglio, del 12 ottobre 2017, relativo all'attuazione di una cooperazione rafforzata sull'istituzione della Procura europea “EPPO”.
In particolare, il decreto indica il Consiglio Superiore della Magistratura come l’autorità competente:
E’ il ministro della Giustizia, invece, che dovrà concludere con il procuratore capo europeo l'accordo previsto dall'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento, ossia l'accordo con le competenti autorità degli Stati membri, sul numero dei procuratori europei delegati nonché sulla ripartizione funzionale e territoriale delle competenze tra i procuratori europei delegati all’interno di ciascuno Stato membro.
Il secondo decreto - Decreto legislativo n. 10 del 2 febbraio 2021 – contiene "disposizioni per il compiuto adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni della decisione quadro 2002/584/GAI, relativa al mandato d'arresto europeo e alle procedure di consegna tra stati membri, in attuazione delle delega di cui all'articolo 6 della legge 4 ottobre 2019, n. 117”.
Esso interviene ad adeguare la normativa interna alle disposizioni relative al mandato d’arresto europeo, con particolare riferimento ai motivi di non esecuzione facoltativa del mandato stesso.
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