E’ stata fissata al 1° giugno 2021 la data di inizio delle attività operative della Procura europea Eppo.
Lo ha stabilito la Commissione con decisione di esecuzione 2021/856 del 25 maggio che determina, appunto, la data in cui la Procura europea assume i suoi compiti di indagine e di azione penale.
La Procura Eppo – si rammenta - è un organismo indipendente e decentralizzato dell'Unione europea, con la competenza di indagare, perseguire e portare a giudizio i reati contro gli interessi finanziari dell'UE, intendendosi, come tali, tutte le entrate, le spese e le attività coperte, acquisite tramite o dovute al bilancio dell'Unione europea e ai bilanci delle istituzioni, organi, uffici e agenzie istituiti ai sensi dei trattati e bilanci da essi gestiti e monitorati.
I reati che rientrano nel mandato Eppo – per come definito nella direttiva PIF - sono:
Mentre, fino a questo momento, solo le autorità nazionali potevano indagare e perseguire tali crimini, ma i loro poteri si fermavano ai confini del loro paese, è l'Eppo ad assumere, dal 1° giugno 2021, le funzioni di pubblico ministero presso i tribunali competenti degli Stati membri partecipanti, fino alla conclusione definitiva del caso.
Il suo compito, infatti, è quello di indagare promuovendo azioni penali relative a violazioni non perseguibili dalla magistratura nazionale a causa dei menzionati limiti territoriali.
Il regolamento (UE) 2017/1939, istitutivo della Procura europea, è stato adottato, mediante cooperazione rafforzata, il 12 ottobre 2017 ed è entrato in vigore il 20 novembre 2017.
Sono 22, allo stato, i Paesi dell'UE partecipanti (oltre all’Italia, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Spagna), mentre non hanno ancora aderito Danimarca, Irlanda, Ungheria, Polonia e Svezia.
La Procura europea, insediatasi lo scorso 28 settembre, diviene ora pienamente operativa, mentre nel contempo i vari Paesi membri partecipanti, compresa l'Italia, si sono dotati degli ultimi provvedimenti per consentire l'adeguamento delle rispettive normative nazionali al regolamento sull'istituzione dell'Eppo.
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