Processo civile, gli ultimi emendamenti e il parere del Csm
Pubblicato il 10 ottobre 2014
Nella seduta del 9 ottobre 2014, la
commissione Giustizia del Senato ha proceduto con l'esame delle nuove norme in materia di processo civile contenute nel Decreto legge n. 132/2014, provvedendo alla
votazione dei relativi emendamenti, presentati nel termine fissato del 30 settembre 2014.
Soppressa la negoziazione per le cause di lavoro
Tra le novità approvate dalla commissione, si segnala l'emendamento che
cancella l'estensione dalla
negoziazione assistita anche con riferimento alle
controversie sui diritti dei lavoratori.
La
negoziazione – questo è il contenuto di altro emendamento – potrà essere gestita “
da uno o più avvocati”.
Altra modifica concerne la
soppressone della possibilità di raccogliere
dichiarazioni testimoniali scritte da parte degli avvocati.
Gli emendamenti relativi alle procedure di
separazione e divorzio attraverso la negoziazione assistita e quelle affidate all'ufficiale di stato civile, nonché la tematica della
riduzione delle ferie dei magistrati sono stati, per ora,
accantonati.
I lavori sul testo riprenderanno il
14 ottobre.
Il parere del Csm
Il Decreto legge di riforma del processo civile n. 132/2014, sempre nella giornata del 9 ottobre, è stato anche oggetto di
parere, espresso dal Plenum del Consiglio superiore della magistratura.
Il parere – ha sottolineato il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, al termine della riunione straordinaria del Plenum -
“muove dalla condivisione della scelta del legislatore di favorire il ricorso a strumenti alternativi di risoluzione delle controversie, al fine di smaltire l'arretrato di procedimenti civili”.
Per come illustrato da Legnini, il testo approvato risulta molto articolato su ciascuna delle disposizioni del decreto, contenendo, da un lato, “
un'espressione di condivisione di molte norme in esso contenute”, dall'altro, “
puntuali critiche di merito su altre disposizioni, accompagnate da suggerimenti e proposte che il Governo e il Parlamento potranno autonomamente valutare”.
In ogni caso, si segnala che
rispetto alla proposta di parere messa a punto dalla Sesta commissione del Csm, la versione dell'articolato approvata dal Plenum contiene dei toni di critica molto meno accentuati.
Per quel che concerne la tematica delle
ferie dei magistrati, il parere sollecita la messa a punto di “
misure di razionalizzazione del sistema” al fine di evitare ricadute negative sulla funzionalità del servizio.
In allegato, il
testo del parere approvato dal Plenum del Csm.