Il Consiglio dei ministri ha dato un primo via libera al cosiddetto decreto “sblocca cantieri”.
Lo ha fatto nella seduta del 21 marzo 2019, nel corso della quale il Governo ha condiviso una prima parte di disposizioni volte alla riforma del codice degli appalti.
Sulle altre misure la discussione resta ancora aperta.
Il testo approvato – si legge nel testo del comunicato stampa di fine seduta – consiste in un decreto-legge introduttivo di:
Il provvedimento avrebbe come fine quello di snellire e semplificare la normativa nazionale, ridimensionando anche il ruolo dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, soprattutto per quanto riguarda i suoi poteri regolamentari.
Da quanto si apprende, le novità su cui nell’Esecutivo ci sarebbe l’accordo riguarderebbero:
Ancora non vi sarebbe condivisione sul limite del subappalto al 30% (il M5s sarebbe per il mantenimento della disposizione mentre la Lega la vorrebbe cancellare) mentre è stata espunta la norma che prevedeva l’innalzamento a 5milioni di euro della soglia per affidare i lavori senza gara formale, con una procedura negoziata aperta a cinque imprese.
Le posizioni sarebbero ancora lontane anche per quanto riguarda il nodo dei commissari straordinari, una figura che vorrebbe vedersi rafforzata anche se ancora restano i vincoli e i limiti sgraditi alla Lega.
Il decreto legge è stato approvato “salvo intese”, in versione, quindi, non definitiva e rimanendo aperto ad ulteriori modifiche.
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