Prima casa, rendita al datore

Pubblicato il 30 dicembre 2006

Anche secondo il nuovo testo dell’articolo 11 del Tuir - come modificato dalla Finanziaria 2007 - l’Irpef si calcola sul reddito complessivo, assunto al netto degli oneri deducibili indicati nell’articolo 10 dello stesso Tuir, compresa la rendita catastale dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze. Il fatto, però, di non avere considerato quest’ultima nella definizione del reddito complessivo per il diritto alla detrazione, crea qualche perplessità. Con il nuovo regime delle detrazioni, la rendita dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale concorre a formare il reddito complessivo sebbene, ai fini della tassazione Irpef, venga neutralizzata mediante l’inserimento, tra gli oneri deducibili, di un importo pari alla rendita catastale stessa. A tal fine, il lavoratore deve fornire al proprio datore di lavoro un’informazione aggiuntiva, con cui gli comunica, almeno prima dell’operazione di conguaglio, l’importo della rendita catastale dell’unità immobiliare adibita a “prima casa”, affinchè il datore di lavoro possa attribuire la corretta detrazione spettante.

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